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Amarcord palla tamburello. Franco Reccagni, l'asso bresciano

Amarcord palla tamburello. Franco Reccagni, l'asso bresciano Franco Reccagni è il tamburellista bresciano più vincente di tutti i tempi. Franco detiene un record difficilmente battibile e destinato a durare a lungo. Con i suoi cinque scudetti di serie A in bacheca, più uno in serie B, è stato senza ombra di dubbio uno dei giocatori che ha lasciato un segno indelebile nella storia del tamburello italiano. Bisogna tenere contro che in quei tempi non erano ancora state istituite né la coppa Italia (partì nel 1980) né la super coppa (1992). È facile azzardare che avrebbe potuto rimpinguare la sua bacheca con altri trofei. Dotato di una forza fisica notevole che, unita ad una grande capacità di gestione emotiva, molto utile nelle grandi sfide, gli hanno permesso di giocare in tutte le più forti squadre dell’epoca, risultando spesso determinante nella conquista dello scudetto. Le cronache piemontesi dell’epoca dicevano di lui “ Nato a Nigoline di Corte Franca in provincia di Brescia, non

Rimini, Rimini

 Rimini, Rimini Alla fine la scelta è caduta su Rimini . I motivi sono molto semplici: pochi giorni a disposizione, quindi con una meta che doveva essere raggiunta nel giro di qualche ora, ed il budget, in parte eroso dalla vacanza di inizio anno a Capo Verde . Il budget avrebbe potuto coprire anche Ibiza , ma c'erano da mettere in conto qualche extra in più, tra cui, ad esempio, il parcheggio in aeroporto. Rimini quindi. L'hotel che abbiamo scelto è la classica struttura 3 stelle della riviera. Gestione famigliare, un'ottima cucina casalinga, molto pulito, con parcheggio sotterraneo e con una stanza debbo dire abbastanza moderna. Abbastanza perché se la camera era davvero piacevole e rinnovata, il bagno presentava alcune pecche, probabilmente dovute al fatto che sono dovuti intervenire su una situazione già datata in partenza. Se la doccia era tutto sommato passabile, con un idromassaggio verticale che ha visto tempi migliori, il resto era davvero poco funzionale. Il water

Lavoro da remoto

 Lavoro da remoto In questi primi giorni di ferie, in cui normalmente non si dovrebbe pensare al lavoro, mi chiedevo come sarebbe se avessi la possibilità di lavorare da casa, in  s mart working . Attualmente il mio lavoro non è assolutamente trasferibile presso il mio domicilio. Essendo responsabile di un reparto che spedisce ricambi, credo sia impossibile governare questo tipo di attività fuori sede. L'unico modo sarebbe quello di avere un altro IO in azienda. Ma allo stato attuale non c'è nessuno che possa farlo. O meglio, c'è un ragazzo che avrebbe tutte le capacità ma è stato destinato ad altro incarico. Ma torniamo all'argomento di questo post. Se avessi la possibilità si, mi piacerebbe lavorare da casa, ma con riserva. E' vero, il mio attuale luogo di lavoro dista solo qualche minuto da dove abito. Rispetto agli anni passati, andare a lavorare è diventata una passeggiata per via della quasi assenza di traffico e dello stress pari a zero. Ma l'idea di lav

Dove andiamo in vacanza?

 Dove andiamo in vacanza? Le ultime favorevoli congiunture hanno creato un varco per una probabile, possibile vacanza last minute. Ma dove? Cesenatico , Ibiza , Rimini , Riccione ....non abbiamo molto tempo per prendere una decisione. La rassicurante riviera romagnola oppure la trasgressiva Ibiza? Ai posteri l'ardua sentenza

8 agosto 1974 - 8 agosto 2023. + 49

 8 agosto 1974 - 8 agosto 2023. + 49 Ieri ho celebrato il mio 49° compleanno. Manca giusto un giro di boa al mezzo secolo. Se ci penso mi sembra davvero incredibile. Ma quando è successo? Li ho vissuti davvero io tutti questi anni? Mi capita spesso di fare bilanci e di pensare quello che poteva essere e non è stato. Quanti treni ho perduto? E su quanti invece sono salito?  Al di là di tutto quello che mi manca, molto spesso direi, sono i miei genitori . Mi manca il biglietto di auguri, mi mancano le loro chiamate, anche solo per sapere se andava tutto bene. Mi manca la quotidianità. Facebook qualche giorno fa mi ha ricordato di quando sono andato a riprenderli al mare , visto che tutti e due erano reduci da operazioni che gli impedivano di fatto di guidare. O meglio, ricordo che glielo avevamo imposto perché se fosse stato per mio papà ci sarebbe andato in automobile. All’andata ci andò mio fratello. Al ritorno ci pensai io. Arrivai il 7 agosto, il giorno prima del mio compleanno.  L’

Scusi, l'ingresso hospitality?

Scusi, l'ingresso hospitality? Qualche anno fa ho scoperto che nel calcio(e non solo)esiste l’hospitality. Dal quel momento in poi la mia idea di partita è letteralmente cambiata. In due parole mi sono imborghesito e adesso faccio sempre più fatica ad andare nei settori popolari, anche se le ultime partite che ho visto le ho seguite in gradinata, a Brescia.  La prima volta è stata per un Inter – Carpi. Un ragazzo, che all’epoca era molto ben inserito nell’ambiente, mi aveva regalato quattro biglietti, che comprendevano anche il pranzo a bordo campo. Ora, per uno come me che ha sempre seguito prevalentemente le partite in curva o in gradinata, un’offerta del genere mi era parsa surreale, se non addirittura un po’ farlocca. Partimmo quindi alla volta di S.Siro .  Il pacchetto prevedeva anche il pass per il parcheggio. Una volta arrivati presso il leggendario impianto meneghino, ci presentammo all’ingresso hospitality, naturalmente dopo avere mangiato un bel panino con la cotoletta,

Eravamo giovani e forti. Estate 1991

Eravamo giovani e forti. Estate 1991 Nell'estate del 1991 io e il mio amico Luca ci imbarcammo su un cargo battente bandiera liberiana .. Ah no.. Questa è un'altra storia.. La nostra è un po' diversa ma comunque molto interessante e per certi versi divertente... In quella torrida estate decidemmo di seguire un  gruppo di integralisti. Intendiamoci: lo scopo di questi signori era assolutamente nobile. Erano i modi ad essere decisamente fuori luogo. Noi invece avevamo altri obiettivi: eravamo innamorati dell'amore e non vedevamo l'ora di fare conquiste.  Eravamo giovani e fort i. Entrambi forgiati dalle giovanili del Capriano Calcio, avevamo un'energia illimitata, con bottarelli e quadricipiti tirati a lucido. Luca poi è sempre stato un osso duro . I piedi non erano certo raffinati, ma la grinta che metteva in ogni partita faceva paura anche ai giocatori più quotati. Fu così che partimmo alla volta di questa cittadina, diventata famosa per la prima lettera del su