venerdì 2 giugno 2023
Il Brescia è retrocesso
domenica 7 maggio 2023
Piccolo, spazio, pubblicità
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Con oggi parte la rubrica svuota cantina e svuota cassetti. Pubblicherò a caso foto di materiali che voglio cedere. Non spedisco. Possibilità di ritiro a mano presso la mia residenza(o al massimo posso andare in consegna e spingermi fino a Capriano del Colle 😄)
Scudetti Brescia Calcio varie annate euro 80 trattabili (cedo solo in blocco)
venerdì 14 aprile 2023
Guardiola al Brescia Calcio: sogno o son desto?
Guardiola al Brescia Calcio: sogno o son desto?
Dopo Baggio, universalmente amato sia come giocatore che come uomo, Gino Corioni piazzò un colpo pazzesco: Pep Guardiola. Davvero non potevo crederci. Già con Baggio tutta la Brescia sportiva aveva raggiunto un livello di godimento incredibile. Ma con Guardiola, Gino si superò. Ho sempre avuto un debole per il Guardiola calciatore.
L'avevo visto moltissime volte in tv: metronomo, intelligenza tecnico/tattica sopraffina, personalità da vendere. Insomma un campione. La prima volta che lo vidi con la maglia del Brescia Calcio fu in occasione di Brescia Chievo dell'ottobre 2001. Un giocatore fantastico, che dettava i tempi di gioco in una maniera magistrale. Non rapidissimo, ma con una capacità di far giostrare la squadra davvero non comune. Ricordo che durante un Brescia Venezia di quella stagione, si produsse in una finta sotto il settore in cui ero abbonato: quella giocata, oltre a mandare fuori giro un paio di giocatori veneziani, disorientò anche me ed alcuni spettatori nei paraggi. Andavo spesso anche agli allenamenti: in quegli anni c'era un'altissima concentrazione di campioni tanto che sembrava di essere ad un'asta del fantacalcio.
Sarò per sempre grato a Gino Corioni e alla sua famiglia per tutto quello che hanno fatto per Brescia. Sono abbastanza sicuro nel dire che non ci sarà mai più nessun presidente come lui. Chiudo con un piccolo aneddoto su Pep. Dopo un Brescia Inter, partita che fu vinta nettamente dai nerazzurri, mi incamminai mestamente verso la mia classe A che avevo parcheggiato nei pressi del leggendario Rolly Bar, luogo dove aveva sede il Brescia Club a cui ero iscritto. Ad un certo punto vedo passare una Jeep scura. Al volante c'era proprio lui: Pep Guardiola. All'epoca ero ancora ben allenato e mi lanciai all'inseguimento dell'automobile.
Il semaforo quella sera decise di farmi un assist e diventò rosso nel momento giusto. Io, ormai stremato, riesco ad arrivare al vetro. Busso. Guardiola mi vede, mi guarda tra lo spaventato e lo stranito. Abbassa il finestrino. "Pep", gli dico "sono un tuo grandissimo ammiratore" lui sorride, mi stringe la mano, mi ringrazia e leggendomi nel pensiero mi dice "stai tranquillo, ci salviamo". La salvezza arrivò, ma solo all'ultima giornata dopo il 3 a 0 al Bologna. Grazie Pep, grazie Gino. Forza Brescia
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