WEEK END FUORI PORTA
Weekend fuori porta. Una nota app di viaggi ci ha offerto, ad una cifra molto competitiva, un soggiorno in pensione completa in una struttura letteralmente affacciata sul lago di Garda, sponda bresciana. Perché no, ci siamo detti. Probabilmente sarà l'ultima vacanza che ci concederemo quest'anno (in realtà la speranza è quella di riuscire a fare una settimana al mare, dopo la metà di agosto). Il complesso, davvero imponente e per certi versi sorprendente vista la difficoltà per raggiungerlo, si presenta diviso in tre corpi. In quello principale era concentrata la vita dell'hotel, con sala da pranzo, reception e piscina sul tetto. Colazione e pranzo a buffet e cena servita. Un hotel con 4 stelle, categoria un tantino generosa. Per quello che ho visto direi che un 3 stelle superior potrebbe essere quella corretta. Clientela prettamente del nord Europa, con predominanza di tedeschi e austriaci.
Quello tedesco è un idioma davvero molto crudo tanto che quando parlano non riesci a capire se stanno parlando del meteo o se invece stanno mandando qualcuno a fare in culo. Per il resto vita da villaggio, scandita da bagni in piscina, solarium con un buon libro da leggere e gli orari dei vari pasti da rispettare. La località non offre molto essendo, come dicevo prima, un po' complicata da raggiungere.
Nell'unica uscita a piedi, oltre a trovare un paio di ristoranti, siamo entrati in una drogheria rimasta agli anni '80, però completa di tutto. Abbiamo avuto il piacere di incontrare una signora che viveva lì da sempre. Precisamente dal 1931, anno della sua nascita. Chissà quante cose avrà visto. Forse il duce, sicuramente i partigiani, vista la particolarità geografica in cui è incastonato il borgo. Forse quel luogo l'ha protetta dai cambiamenti, spesso repentini, a cui è stato condannato il mondo in cui viviamo. Sicuramente ha mantenuto intatto il modo semplice di vivere. A queste persone invidio il fatto di aver vissuto gli anni più belli del nostro paese, quelli belli del boom economico, quelli della speranza, quelli in cui l'Italia era davvero il posto più bello del mondo. Quella del nuovo rinascimento italiano, quello degli imprenditori illuminati, degli artisti, dei cantanti, dei pittori. La cosa che non sono mai riuscito a spiegarmi è come abbiano fatto a ridurci così. E non parlo solo del livello di tassazione che abbiamo raggiunto, davvero allucinante, soprattutto per chi crea imprese.
Ma torniamo a questo weekend lungo. La camera che abbiamo scelto era con vista lago. Vista spettacolare tanto che, stando sdraiati sul letto, si aveva la sensazione di essere in acqua. Questo fine settimana mi ha però dato una conferma: il lago di Garda, in quel preciso punto, è davvero triste e con poca offerta. Non riesco a capire come i turisti possano eleggerlo come luogo ideale delle proprie vacanze. Ieri sera abbiamo fatto un giro giù in paese (raggiunto in automobile). Una desolazione unica.
Pochi locali, poca gente in giro. Dall'equazione tolgo i paesaggi e le ambientazioni, davvero mozzafiato ed uniche al mondo. Ma da soli non bastano. Io ho vissuto lì in zona per quattro anni ed ho avuto sempre la sensazione di vivere in una situazione antiquata. Davvero non capisco come la gente possa impazzire per luoghi del genere, che non stati capaci di stare al passo con i tempi. Sarà perché a me il lago non ha mai fatto impazzire, nonostante abbia voluto viverci a tutti i costi, probabilmente perché pensavo che avrei avuto una migliore qualità di vita.
La spiaggia di sassi e l'acqua
non sempre salubre, unite a tutte queste situazioni un po' datate, mi hanno
sempre messo un po' di tristezza. Fortunatamente non siamo tutti uguali.
Fortunatamente c’è molto gente a cui piace tutto questo. Dopo avere pagato gli
extra e la tassa di soggiorno (anche qui parliamone..un’altra italica gabella a
dir poco assurda) abbiamo salutato la ragazza alla reception che aveva la
voglia di vivere di Giacomo Leopardi. Se ti stanno sui coglioni le persone,
cambia mestiere. Ad maiora