domenica 26 febbraio 2023
Capo Verde, Sal
sabato 18 febbraio 2023
Ho trovato cinque bustine calciatori Panini....
Ho trovato cinque bustine calciatori Panini...
lunedì 13 febbraio 2023
Ciao Papà
Due anni senza di te. Te ne sei andato il giorno del tuo onomastico lasciandoci increduli talmente è stato breve il periodo che è passato tra la diagnosi dell’ospedale e la tua scomparsa. Il fortissimo dolore iniziale sta lentamente lasciando spazio alla consapevolezza. Ma ci sono giorni dove basta una parola, un profumo, una canzone o una ricorrenza per far saltare in aria tutto quello che si è faticosamente costruito. La vita va avanti, la vita sta andando avanti, ma ti penso e parlo con te ogni giorno come se fossi ancora qui. Perché tu fai ancora parte di me, di noi. Certo, gli ultimi anni sono stati molto faticosi soprattutto per la malattia che ha colpito la mamma. Hai superato con grande difficoltà il periodo Covid, dove hai chiesto espressamente di non essere trasferito in ospedale per la paura di non tornare più a casa e di non vedere più la mamma. Hai trascorso tanti giorni sul divano, attaccato all’ossigeno. L’hai fatto per darle serenità. Nonostante tu non fossi in condizioni di aiutarla nelle cose di tutti i giorni, il solo vederti la faceva stare tranquilla. Sono sicuro che te ne sei andato portandoti dietro una scia di sofferenza e di dispiacere per averla lasciata in una situazione così dolorosa. Ma nessuno meglio di noi sa quanto amore le hai dato, soprattutto quando le cose belle della vita hanno lasciato il posto a quelle meno piacevoli. Nella buona e nella cattiva sorte. Tu sei stato una presenza costante, attenta, discreta, un esempio limpido di come l’amore possa con gli anni trasformarsi. Ci hai fatti sentire protetti e al sicuro, non facendoci mai mancare niente, nonostante crescere tre figli non sia stato semplice. Conservo gelosamente le registrazioni delle ultime telefonate fatte. Non ti nascondo che è molto difficile sentire la tua voce e realizzare che non ci sei più. È inspiegabile come una persona possa improvvisamente sparire nel nulla, dopo aver vissuto intensamente la propria vita. Di te rimangono tutte le azioni, gli insegnamenti, l’esempio, il volontariato che hai fatto, spesso rimettendoci di tasca tua, l’attaccamento alla famiglia, i fatti, che valgono più di mille parole. Io non so se sarò mai alla tua altezza, ma ci provo ogni giorno. Spesso quando incontro chi ti ha conosciuto non posso fare a meno di constatare che tutti, nessuno escluso, ti ricordano come un grande persona, “che uomini così non li fanno più”. Non posso che dar loro ragione. Fra qualche settimana sarà il tuo compleanno. Avresti compiuto 81 anni. tanti auguri Papà
venerdì 10 febbraio 2023
Brescia e la palla tamburello: un amore corrisposto con l’imprimatur del Vate d’Annunzio
Brescia e la palla tamburello: un amore corrisposto con l’imprimatur del Vate d’Annunzio
La palla tamburello e la Città di Brescia hanno incrociato i loro destini con buona frequenza almeno fino alla metà degli anni 60' del secolo scorso. Negli anni '20 presso lo sferisterio di Mompiano, dove ora sorge lo stadio Rigamonti, si tenevano appassionanti sfide al tamburello, con un enorme seguito di spettatori. Anche Campo Marte, Porta Trento e l'area sottostante il castello cittadino, sono state spesso teatro di avvincenti partite. Nel 1923, in castello, ci fu una manifestazione in onore di D'Annunzio che premiò personalmente i tamburellisti vincitori. Ma è stata Piazza Vittoria il luogo in cui si sono tenuti gli incontri più prestigiosi. Le cronache raccontano che il 29 Giugno del 1949, in occasione del centenario delle dieci giornate, in piazza Vittoria si affrontarono i più grandi campioni dell'epoca. Davanti ad un pubblico a dir poco clamoroso (si scrive di una presenza complessiva durante tutto l'arco della giornata di circa diecimila persone. Si, avete letto bene: DIECI MILA PERSONE!!)si affrontarono le selezioni di Brescia, Verona, Milano e Bergamo. Vinse la squadra di Brescia che fu premiata dal sindaco Bruno Boni, che si prodigò molto per la buona riuscita dell'evento, facendo installare tribune e gradinate. Boni era notoriamente un grande appassionato di sport e non faceva mai mancare il suo appoggio quando Brescia aveva bisogno di lui. Cosa che fece non solo nel 1949 ma anche nella partita tra Italia e Francia che si tenne sempre in Piazza Vittoria ma nel 1966. Qui le presenze furono, per modo di dire, un po’ meno (poco più di 6 mila persone). To be continued..
mercoledì 8 febbraio 2023
1988. Coppa Italia. Botti ancora protagonista. Ma in campionato….
Il 1988 fu l’ultimo anno con Botti e Caprianese in serie A. Durante quella stagione la Botti fu nuovamente protagonista in Coppa Italia, riuscendo a bissare l’accesso alle semifinali dell’anno precedente ma senza però riuscire ad approdare alla finale. Le fasi conclusive si disputarono a Capriano del Colle, sul campo dell’oratorio dove la Caprianese disputava le proprie partite casalinghe. Le cronache dell’epoca ci raccontano che vi fu una grande partecipazione di pubblico, come era nelle previsioni. In campionato le cose per la Botti andarono diversamente con un finale di stagione amarissimo. Ma entriamo meglio nel dettaglio. Dopo la tranquilla salvezza della stagione precedente, Botti e Caprianese si ritrovarono per tutto l’anno invischiate nella lotta per non retrocedere. Successe che alla fine arrivarono entrambe appaiate e fu necessario uno spareggio per decretare chi doveva retrocedere in serie B. La Botti arrivò alla bella strappando un punto al lanciatissimo Castelferro ma soprattutto grazie ai due punti vinti a tavolino con l’Aldeno che schierò Bonanate squalificato. L’ultimo atto vide trionfare la Caprianese che, sotto di un set, riuscì a ribaltare il risultato e a salvarsi. In Coppa Italia invece la Botti tirò dritto fino alle semifinali dove trovò sulla propria strada il Medole che, con grandissima fatica bisogna dirlo, si sbarazzò di Casanova e soci. I nostri persero anche la finalina e si classificarono al quarto posto assoluto. La Caprianese disputò ancora qualche campionato di alto livello per poi sparire dai radar, mettendo la parola fine al dualismo paesano che aveva infiammato gli animi di quegli anni. A posteriori, al di là della rivalità, bisogna dire che la fine della Caprianese chiuse per sempre il periodo d'oro del tamburello di casa nostra. La Botti invece proseguì la propria attività disputando con continuità campionati di serie A, A2 e B, oltre a tutti i campionati minori. Di seguito i dati più significativi di quella stagione
CLASSIFICA FINALE CAMPIONATO DI SERIE A
Medole Canova Martini 42; Castelferro ERG 37; Aldeno Cassa Rurale 32; Rallo Tassullo 26; Castellaro Party Service 26; Ronzo Chienis 20; L'artigiana mangimi Guglielmi S.Pietro in Cariano 17; Castellaro confezioni Basso 16; Corona Cunevo 16; Caprianese Faustini Strade 14; Botti Pellicceria Naoni 14; Castelfiorentino 4
SPAREGGIO PER NON RETROCEDERE
Caprianese - Botti 2-1 (6-8) (8-3) (4-2)
COPPA ITALIA CAMPO DI CAPRIANO DEL COLLE 2-3 LUGLIO 1988
SEMIFINALI
Medole - Botti 2-0(8-5) -(8-7)
Castelferro - Aldeno (8-3) - (8-7)
FINALE 3°-4° POSTO
Aldeno - Botti 2-0(8-3) - (8-7)
FINALE 1°-2° POSTO
Castelferro - Medole 2-1
Le foto sono relative alla fase finale della Coppa Italia
domenica 5 febbraio 2023
Scusate, posso comprare i vostri ragazzi?
sabato 4 febbraio 2023
Capriano del Colle. Gara ciclistica
giovedì 2 febbraio 2023
Palla tamburello. Semifinale Coppa Italia 1987. Botti - Caprianese
Il 1987 fu per il tamburello caprianese l'anno più prestigioso di sempre. Dopo i fasti della Botti di Dante Ongaro degli anni '70, venne il periodo cosiddetto d'oro, con ben due squadre in serie A. Ma non solo. Le compagini di casa nostra furono protagoniste anche in Coppa Italia, quando, nel 1987 appunto, si affrontarono nella semifinale nazionale. L'anno seguente la Botti riuscì a bissare l'impresa fermandosi in semifinale. Ma questa è un'altra storia. Ora, e anche se mi sbaglio pazienza, credo che nessuna realtà italiana possa vantare un risultato simile in ambito sportivo, soprattutto perché prodotto da un paese di poche migliaia di persone. La formula prevedeva la partecipazione di undici squadre di serie A e delle cinque migliori di serie B della stagione precedente(ad eccezione delle squadre promosse in serie A). Per onestà intellettuale bisogna scrivere che le squadre di casa nostra furono promosse in serie A a tavolino in quanto alcune società si legarono alla nuova federazione F.I.G.T. lasciando vacanti alcuni posti. Poco male, aggiungo, in quanto Botti e Caprianese, che l'anno precedente avevano comunque sfiorato la serie A sul campo, non solo dimostrarono di poter giostrare tranquillamente anche nella massima serie, dove ottennero una tranquilla salvezza, ma diedero battaglia su tutti gli sferisteri, centrando addirittura la storica semifinale di cui sto scrivendo. Alla vigilia della sfida la formazione favorita era la Caprianese. Sul terreno di gioco le cose andarono diversamente e fu la Botti a vincere e ad accedere alla finale. Le formazioni erano così composte
Birra Artigianale Vale ❤️ Bruna
La Birra Artigianale dedicata ai miei Genitori Nel vasto panorama delle bevande artigianali, c'è una pratica che va oltre la semplice pr...
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