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Visualizzazione dei post con l'etichetta Brescia

Brescia e Sampdoria: quale futuro?

 Brescia e Sampdoria: quale futuro? Non è un momento sportivamente florido per le mie due squadre del cuore: Il Brescia e la Sampdoria . Entrambe sono reduci da un’annata a dir poco disastrosa. Ma se per il Brescia rimane una speranza, seppur piccola, di rimanere in B, per la Sampdoria invece non c’è più nulla da fare: sarà come minimo serie B. Da bresciano penso di conoscere abbastanza bene il tessuto sociale ed economico della città dove vivo. I bresciani sono grandissimi lavoratori, spesso di poche parole ma assolutamente portati verso tutto quello che è impresa e industria. All'inizio magari diffidenti, ma poi assolutamente affidabili e generosi. Mi viene da dire che un bresciano è per sempre. Il tifoso bresciano è fortemente legato ai colori della squadra del cuore. Non fa mai mancare il proprio appoggio sia in casa che in trasferta. Certo, dopo l'era Baggio tanti hanno fatto marcia indietro, probabilmente perché Gino ci aveva abituato fin troppo bene, riempiendo la squ

Ricordati di essere felice

Ricordati di essere felice. Pensieri e parole in ordine sparso In questi giorni ho pensato, non per circostanze particolari, al senso della vita. Ognuno ha la fortuna, o la sventura, di nascere in un determinato posto del mondo che normalmente segna in modo indissolubile la propria esistenza. Io per esempio credo di essere stato fortunato: Brescia è davvero un bel posto dove nascere. Almeno è quello che credo. Anche il periodo storico tutto sommato è stato molto favorevole. Anche se mi sarei visto molto bene alla fine degli anni '50, in pieno boom economico. Certo, è più facile collocarsi a posteriori, quando tutto è accaduto. Tante volte non si ha la percezione di vivere avvenimenti irripetibili. Io sono nato alla metà degli anni '70. Vado verso i 50. Questo lasso di tempo è stato pregno di cambiamenti epocali. Se dovessi sceglierne uno non avrei dubbi al riguardo: la caduta del muro di Berlino , il 9 novembre del 1989 . Ai tempi ero davvero troppo giovane per viaggiare anche

Brescia e la palla tamburello: un amore corrisposto con l’imprimatur del Vate d’Annunzio

Brescia e la palla tamburello: un amore corrisposto con l’imprimatur del Vate d’Annunzio La palla tamburello e la Città di Brescia hanno incrociato i loro destini con buona frequenza almeno fino alla metà degli anni 60' del secolo scorso. Negli anni '20 presso lo sferisterio di Mompiano, dove ora sorge lo stadio Rigamonti, si tenevano appassionanti sfide al tamburello, con un enorme seguito di spettatori. Anche Campo Marte, Porta Trento e l'area sottostante il castello cittadino, sono state spesso teatro di avvincenti partite. Nel 1923, in castello, ci fu una manifestazione in onore di D'Annunzio che premiò personalmente i tamburellisti vincitori. Ma è stata Piazza Vittoria il luogo in cui si sono tenuti gli incontri più prestigiosi. Le cronache raccontano che il 29 Giugno del 1949, in occasione del centenario delle dieci giornate, in piazza Vittoria si affrontarono i più grandi campioni dell'epoca. Davanti ad un pubblico a dir poco clamoroso (si scrive di una prese

17 Maggio 1981. Serie A. Brescia 1 Como 0

È una data che non dimenticherò mai. In settimana mio papà mi aveva promesso di portarmi finalmente a vedere il Brescia. Promessa mantenuta. Avevo solo sei anni, ma le emozioni che provai quel giorno sono ancora molto vive in me. Ricordo il terreno di gioco verdissimo, tanto da sembrare artefatto, le maglie blu, il gol, lo stadio, che agli occhi di un bambino sembrava il Maracanà. Tutto questo non poté che far nascere in me un amore viscerale per il calcio, per il Brescia, per le figurine Panini, che proprio in quell'anno cominciai a collezionare, chiaramente con quello che passava il convento in termini di soldi per album e bustine. Il Brescia purtroppo quell'anno retrocesse in B a causa della classifica avulsa e finì nelle sabbie mobile delle categorie inferiori. Ci vollero alcuni anni prima che le rondinelle tornassero a volare nella massima serie