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Ciao Mamma

 Ciao Mamma Ciao Mamma, te ne sei andata i primi di novembre in una giornata di pioggia. Anche il cielo quel giorno aveva deciso di piangere forse perché voleva unire le sue lacrime alle nostre che, copiose, avevano riempito i nostri occhi e le nostre guance. Io sono stato il primo ad arrivare. Quando sono entrato nella stanza, il tuo corpo esanime giaceva sul letto che era stato il tuo compagno di viaggio in questo ultimo periodo. Sembravi ancora più minuta di quello che in realtà eri. Il Dio che avevi pregato per tutta la vita ti aveva chiamata a sé. Probabilmente perché non voleva più vederti soffrire così tanto. Forse si sentiva in colpa per averti dato una punizione così severa senza peraltro aver fatto nulla per meritarla. Mentre scrivo la mia testa è piena di emozioni e di ricordi. Forse non basterà una vita per accettare che tu non ci sia più. L'unica consolazione terrena è quella di sperare che tu abbia raggiunto il papà che sicuramente ti stava aspettando. Mi hanno detto