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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

6 gennaio 2007, FA CUP, Anfield Road. Liverpool 1 Arsenal 3

I primi giorni di dicembre del 2006, decisi di prenotare un viaggio in Uk, a Liverpool naturalmente. La partenza era fissata per il cinque di gennaio, cioè alla vigilia dell’Epifania del Signore. Dopo essere atterrato al “Lennon”, e dopo avere preso la navetta che mi avrebbe portato in centro, mi fermai a pranzo in uno dei moltissimi pub cittadini. Mi piaceva molto mangiare al The Beehive, l’alveare, un pub vecchia maniera, con le sedute consumate dal tempo. Cucina tipica, ottime birre. Io naturalmente non avevo dubbi su cosa avrei mangiato: fish and chips, quello originale. Un piatto semplice ma molto gustoso. Con una decina di pounds mettevi a posto l’anima e il palato. Mentre pasteggiavo, la mia attenzione fu attirata da un giornale locale. In prima pagina c’era un articolo di spalla su Liverpool vs Arsenal di FA CUP, partita che si sarebbe giocata il giorno dopo ad Anfield. Una ghiotta occasione quindi per “esordire” in FA Cup ad Anfield, appunto. Il giorno dopo, di buon mattino, m

Liverpool, Betlemme e la terra Santa

Cominciai ad approfondire i Beatles verso la fine degli anni ’80 grazie al mio compagno di classe delle superiori Roberto, detto Jim per l’incredibile somiglianza con Jim Morrison. Si era talmente immedesimato nel personaggio tanto da condurre, a sua volta, una vita dissoluta e al limite. Tenete presente che all’epoca avevamo 14 anni, prima superiore. Prima di allora ero fermamente convinto che Liverpool e Betlemme, di cui scriverò più tardi, fossero luoghi inventati. Nel corso degli anni, per motivi diversi, ebbi l’opportunità di visitarli entrambi. Il nostro Jim era uno studente borderline, come ce n’erano tanti in quella scuola, ma con gusti musicali molto raffinati e particolari. Sballone dalla testa ai piedi, usava i quaderni di scuola per scrivere i testi dei Doors, dei Beatles e di John Lennon. Era fermamente convinto che la fine dei Beatles fosse imputabile all’entrata in scena di Yōko Ono, come mezzo mondo peraltro sosteneva. Grazie a Ryanair ho potuto visitare Liverpool per b

17 Maggio 1981. Serie A. Brescia 1 Como 0

È una data che non dimenticherò mai. In settimana mio papà mi aveva promesso di portarmi finalmente a vedere il Brescia. Promessa mantenuta. Avevo solo sei anni, ma le emozioni che provai quel giorno sono ancora molto vive in me. Ricordo il terreno di gioco verdissimo, tanto da sembrare artefatto, le maglie blu, il gol, lo stadio, che agli occhi di un bambino sembrava il Maracanà. Tutto questo non poté che far nascere in me un amore viscerale per il calcio, per il Brescia, per le figurine Panini, che proprio in quell'anno cominciai a collezionare, chiaramente con quello che passava il convento in termini di soldi per album e bustine. Il Brescia purtroppo quell'anno retrocesse in B a causa della classifica avulsa e finì nelle sabbie mobile delle categorie inferiori. Ci vollero alcuni anni prima che le rondinelle tornassero a volare nella massima serie

E' stato un viaggio bellissimo. A Mamma e Papà

    I primi ricordi si possono collocare all’interno dell’abitazione che i miei genitori avevano preso in affitto dopo il loro matrimonio avvenuto il 26 aprile 1969, quella di via Garibaldi appunto. L’appartamento, che contava anche di un bel giardino, era di proprietà della famiglia Bianchi, era sito a piano terra ed era composto da una piccola cucina, un soggiorno, un bagno e due camere da letto. Ci siamo rimasti fino al 1979, anno in cui ci siamo trasferiti nella casa di Via Cavour che avremmo abitato fino al 2020. Ma andiamo per gradi. Io sono il secondo di tre figli. Il primo figlio si chiama Gianluca, nato nel 1970. Nel 1981 invece è arrivato Federico, che sulla sedia che usavamo al mare avevamo tenuto in sospeso. Mi ricordo che sul bracciolo bianco avevamo scritto con una penna blu FEDERIC.. tenendo da parte la vocale l’ultima lettera in quanto non si sapeva se fosse stato un maschio o una femmina. I miei genitori, nati all’inizio degli anni ’40, avevano molti fratelli. Mio Papà

Mi presento

Mi chiamo Matteo Ravarini,  ho  48 anni.  Ho  una moglie, tre figli ed un cane. Sono nato alle 8 dell’8 agosto del 1974, al n.10 di Via Garibaldi, a Capriano del Colle, in provincia di Brescia.  Non   ho   mai  avuto l’ambizione di diventare uno scrittore anche se  ho  sempre scritto moltissimo. In questo blog mi piacerebbe raccontare un po' di me, della mia vita, della mia famiglia, delle mie esperienze e delle mie passioni. Se vi andrà di seguirmi ne sarò felice un caro saluto Matteo