Triumph Spitfire
Nel 2011 fui colto da un'improvvisa voglia di possedere una macchina d'epoca. Abbagliato da George Best e dalla sua vita spericolata, decisi di mettermi alla caccia di un modello che potesse incontrare sia i miei gusti che quelli del mio portafogli. L'automobile doveva essere di produzione inglese naturalmente. Senza nulla togliere a quelle di fabbricazione italiana, alcune davvero da togliere il fiato, il meglio di quegli anni però (dall'inizio del '60 fino alla fine del '70)era made in Uk. Feci addirittura un viaggio in terra d'Albione per cercare il colpaccio ma fortunatamente andò male. Fortunatamente aggiungo perché c'era più di un problema: la guida a destra, che va bene se tutti guidano a destra. Il viaggio con la bisarca fino in Italia, che sarebbe costato un esborso senza precedenti. Con grande sollievo(il mio) io e il venditore di Solihull non trovammo l'accordo. Tornato in Italia mi misi subito alla ricerca di un modello inglese che potesse essere disponibile nel giro di qualche decina di km. I lettori potranno pensare che forse sarebbe stato meglio se avessi iniziato a cercare subito qui nel bresciano prima di avventurarmi lassù. Vero, ma nella mia visione delle cose era un'opzione troppo scontata. Dicevamo..a furia di cercare, arriva il giorno del colpo di fulmine: in un capannone di Montirone(si, avete letto bene, Montirone, non Manchester)sotto un telo grigio c'era lei. una Triumph Spitfire bianca, due posti con la capottina nera. Targata Brescia. Bellissima. Dopo averci pensato un po'(circa 25 secondi) feci la mia offerta che fu accettata. Ero diventato proprietario di una macchina inglese del 1973. Incredibile. La mia avventura con la Triumph durò qualche anno e come quasi tutte le grandi storie d'amore si concluse dopo poco tempo. Durante quel periodo provai un po' di tutto: alcune gite con il British Club a cui ero iscritto, un matrimonio di due miei carissimi amici in Piemonte, alcune escursioni fuori provincia in notturna con emozioni retrò per via del rumore e della scarsa luce dei fari. Gite al lago vestiti come dei lord inglesi. Una volta passai a prendere il mio amico e collega Teba per andare a lavorare. Giornata da tregenda. Facemmo il viaggio Capriano - Travagliato sotto una pioggia torrenziale. Arrivammo a destinazione un po' fradici per via della scarsa impermeabilità del tettuccio. Ma l'emozione di quel viaggio fu assoluta. Ma era giunto il momento di cambiare pagina. Chissà se in futuro ci sarà ancora spazio per queste follie. In questo momento mi sento di escluderlo. Ma mai dire mai nella vita. Per aspera ad astra