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Liverpool, Betlemme e la terra Santa

Cominciai ad approfondire i Beatles verso la fine degli anni ’80 grazie al mio compagno di classe delle superiori Roberto, detto Jim per l’incredibile somiglianza con Jim Morrison. Si era talmente immedesimato nel personaggio tanto da condurre, a sua volta, una vita dissoluta e al limite. Tenete presente che all’epoca avevamo 14 anni, prima superiore. Prima di allora ero fermamente convinto che Liverpool e Betlemme, di cui scriverò più tardi, fossero luoghi inventati. Nel corso degli anni, per motivi diversi, ebbi l’opportunità di visitarli entrambi. Il nostro Jim era uno studente borderline, come ce n’erano tanti in quella scuola, ma con gusti musicali molto raffinati e particolari. Sballone dalla testa ai piedi, usava i quaderni di scuola per scrivere i testi dei Doors, dei Beatles e di John Lennon. Era fermamente convinto che la fine dei Beatles fosse imputabile all’entrata in scena di Yōko Ono, come mezzo mondo peraltro sosteneva. Grazie a Ryanair ho potuto visitare Liverpool per b