Passa ai contenuti principali

Quando la vita ti tende una trappola.. Ingannala con una Newcastle

Quando la vita ti tende una trappola.. Ingannala con una Newcastle 

Ieri sera ho deciso di andare in solitaria a bere una birra e a mangiare un panino. Ho scelto un pub dove ero stato con mia moglie la settimana scorsa. Ci sono tornato appositamente perché ho notato una spina della Newcastle, che con la Kilkenny, è una delle mie birre preferite. Nella vita invece ho scelto una “bionda”. Newcastle dicevo. Ho bevuto moltissime birre un po’ ovunque ma se posso scegliere vado dritto sulle scure di produzione irlandese/britannica. Mi piace assaporarle e gustarle senza fretta in qualsiasi periodo dell’anno. Credo che la birra, oltre ad essere altamente aggregante, ti sollevi un po’ dai problemi che la vita di tutti i giorni ti mette davanti. Per queste situazioni è un ottimo svuota cervello. Ad un certo punto ti sembra addirittura di avere la soluzione per tutto quello che ti attanaglia. Sensazione effimera naturalmente. Ho scelto di accompagnare la birra con pane e salame con aggiunta di formaggella, che insieme sono la simbiosi perfetta. Almeno per me. Dopo aver consumato e scambiato qualche battuta con il simpatico proprietario del locale, un certo Leo che tra le altre cose è un tifoso del Brescia Calcio, cosa che non guasta, sotto la cassa non ho potuto fare a meno di notare una bellissima insegna smaltata bombata della birra Wührer anni ’30. Caro oste, sotto il registratore di cassa hai un piccolo tesoro. Ad maiora





Commenti

Post popolari in questo blog

Palla tamburello. ANSPI Capriano: la squadra più forte che non avete mai visto

Palla tamburello. ANSPI Capriano: la squadra più forte che non avete mai visto   Agli inizi anni ’80, in pieno boom  tamburellistico,  fa capolino una squadra che più romantica di così non si può: l'ANSPI Amatori di Capriano del Colle. I giocatori erano tutti di Capriano naturalmente. A quei tempi sui due campi disponibili(Botti e Caprianese) si alternavano ben nove squadre ed era davvero complicato riuscire ad incastrare tutta l’attività. I nostri decisero comunque di iscriversi alla FIPT, categoria serie D. Ho fatto una ricerca e sono riuscito a trovare la classifica finale della stagione 1983. Balza subito all’occhio la posizione finale in graduatoria della squadra A che diede filo da torcere a squadre più navigate. Io all'epoca avevo solo nove anni ed in tutta onestà non ricordo di averli mai visti in azione e non so per quanti anni quella società partecipò ai campionati ufficiali. Quella che rimane è una bellissima pagina di sport che ha visto nuovamente Capriano protagoni

Amarcord palla tamburello. Franco Reccagni, l'asso bresciano

Amarcord palla tamburello. Franco Reccagni, l'asso bresciano Franco Reccagni è il tamburellista bresciano più vincente di tutti i tempi. Franco detiene un record difficilmente battibile e destinato a durare a lungo. Con i suoi cinque scudetti di serie A in bacheca, più uno in serie B, è stato senza ombra di dubbio uno dei giocatori che ha lasciato un segno indelebile nella storia del tamburello italiano. Bisogna tenere contro che in quei tempi non erano ancora state istituite né la coppa Italia (partì nel 1980) né la super coppa (1992). È facile azzardare che avrebbe potuto rimpinguare la sua bacheca con altri trofei. Dotato di una forza fisica notevole che, unita ad una grande capacità di gestione emotiva, molto utile nelle grandi sfide, gli hanno permesso di giocare in tutte le più forti squadre dell’epoca, risultando spesso determinante nella conquista dello scudetto. Le cronache piemontesi dell’epoca dicevano di lui “ Nato a Nigoline di Corte Franca in provincia di Brescia, non

Palla tamburello: Lo sferisterio Botti

  Palla tamburello: Lo sferisterio Botti Dopo tanti anni spesi sul campo dell'oratorio, alle ore 14 del 19 Marzo del 1976 venne finalmente inaugurato lo sferisterio dove avrebbe giocato le proprie partite casalinghe l'USM Botti (Unione Sportiva Marco Botti). In via Pascoli, a Capriano, la famiglia Botti mise a disposizione un'area dove, con grande perizia, venne costruito uno degli sferisteri più belli di tutta la storia del tamburello italiano. Le cronache dell'epoca scrissero che per realizzare l'impianto vennero spesi ben 40 milioni. Quel giorno si sfidarono in un'amichevole, che fece il tutto esaurito, la Botti e l'Ovada, una delle squadre più forti in circolazione, entrambe iscritte al campionato di serie A che sarebbe iniziato il fine settimana seguente. Il risultato arrise ai piemontesi che prevalsero per 19 a 12.  Lo sferisterio chiuse i battenti ben 28 anni dopo, più precisamente il 18 di settembre del 2004, per l'ultima giornata di ritorno del